Cos’è l’EEAT di Google? Guida completa

L’EEAT di Google è un framework di valutazione della qualità dei contenuti online, utilizzato da Google per determinare l’utilità, la pertinenza e l’affidabilità delle informazioni nei risultati di ricerca. L’acronimo sta per Experience (Esperienza), Expertise (Competenza), Authoritativeness (Autorevolezza) e Trustworthiness (Affidabilità), e rappresenta un insieme di valori fondamentali che guidano la valutazione della qualità dei contenuti e l’ottimizzazione per i motori di ricerca.
L’EEAT di google: perché è cruciale per il tuo successo seo
Nel panorama digitale odierno, dove la quantità di informazioni disponibili è immensa, la capacità di distinguere tra contenuti di alta qualità e fonti meno affidabili è diventata cruciale. Google, in quanto principale motore di ricerca, ha il compito di fornire agli utenti le risposte più accurate, utili e credibili. Per raggiungere questo obiettivo, Google si affida a un insieme di principi noti come EEAT.
EEAT è l’acronimo di Experience, Expertise, Authoritativeness, e Trustworthiness (Esperienza, Competenza, Autorevolezza e Affidabilità). Non si tratta di un semplice fattore di ranking tecnico, ma di un vero e proprio quadro di riferimento che Google utilizza per valutare la qualità complessiva dei contenuti online e, di conseguenza, il loro posizionamento nei risultati di ricerca. Comprendere e applicare i principi EEAT è fondamentale per chiunque voglia avere successo nel marketing digitale e nella SEO.
Questo articolo si propone di esplorare in dettaglio l’EEAT: la sua definizione, la sua evoluzione, il suo impatto sulla SEO moderna e, soprattutto, le strategie pratiche per migliorare l’EEAT del tuo sito web e dei tuoi contenuti.
Cos’è l’eeat e perché è fondamentale per la seo moderna
Per comprendere appieno l’EEAT, è utile ripercorrerne la storia e analizzare i suoi componenti. Questo concetto non è statico, ma si è evoluto nel tempo per rispondere alle mutevoli esigenze del web.
L’evoluzione da eat a eeat: la nuova “e” di esperienza
Il concetto di EEAT ha le sue radici nel 2014, quando Google introdusse per la prima volta l’acronimo EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) nelle sue Linee Guida per i Valutatori della Qualità della Ricerca. L’obiettivo era chiaro: premiare i contenuti scritti da esperti, riconosciuti come autorità nel loro campo, e che fossero affidabili e veritieri.
Tuttavia, il panorama digitale è in continua evoluzione. Con la crescente diffusione di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, Google ha riconosciuto la necessità di un ulteriore livello di valutazione. Nel dicembre 2022, le linee guida sono state aggiornate con l’aggiunta di una nuova “E”: quella di Experience (Esperienza), trasformando l’acronimo in EEAT.
Questa aggiunta è significativa perché riflette l’attenzione di Google sulla credibilità autentica e sulla prospettiva umana. Mentre l’IA può sintetizzare e riassumere informazioni esistenti, non può replicare l’esperienza diretta o vissuta. L’elemento dell’esperienza umana diventa così un fattore di differenziazione critico, un segnale che il contenuto non è solo ben informato, ma anche basato su una comprensione reale e pratica dell’argomento. Questo spinge i creatori di contenuti a integrare attivamente esperienze di prima mano, aneddoti personali, casi di studio e prospettive uniche che l’IA non può facilmente replicare, specialmente in nicchie dove l’esperienza vissuta aggiunge un valore significativo e insostituibile.
I quattro pilastri dell’eeat: esperienza, competenza, autorevolezza, affidabilità
Ogni componente dell’EEAT gioca un ruolo cruciale nella valutazione complessiva della qualità di un contenuto.
- Experience (Esperienza): Questo pilastro valuta la misura in cui il creatore di contenuti ha l’esperienza diretta o di vita necessaria sull’argomento. Non si tratta solo di conoscenza teorica, ma di aver “vissuto” l’argomento.
- Esempio: Un articolo che recensisce un software di editing video dimostra esperienza quando l’autore descrive come ha utilizzato il software per un progetto reale, evidenziando le difficoltà incontrate e le soluzioni trovate, o come si è trovato con l’interfaccia utente nell’uso quotidiano. Questo va oltre un semplice elenco di funzionalità, fornendo una prospettiva pratica e autentica.
- Expertise (Competenza): Riguarda la misura in cui il creatore di contenuti possiede le conoscenze o le abilità necessarie per trattare l’argomento. Si riferisce a qualifiche formali, background professionale o una profonda comprensione dimostrata in un campo specifico.
- Esempio: Un articolo sulla gestione del diabete dovrebbe essere scritto da un medico diabetologo o da un ricercatore con qualifiche e pubblicazioni riconosciute. La sua competenza si manifesta nell’uso di terminologia medica appropriata, nella citazione di studi scientifici aggiornati e nella capacità di spiegare concetti complessi in modo chiaro e preciso.
- Authoritativeness (Autorevolezza): Misura la misura in cui il creatore di contenuti o il sito web è riconosciuto come fonte di riferimento per l’argomento. Questo si costruisce attraverso la reputazione, le citazioni da altre fonti autorevoli e il riconoscimento del settore.
- Esempio: Se un articolo sulla storia dell’arte è citato da università, musei e altre pubblicazioni accademiche, o se l’autore è un professore universitario con libri pubblicati e partecipazioni a conferenze internazionali, allora quel contenuto e quell’autore dimostrano una forte autorevolezza.
- Trustworthiness (Affidabilità): Indica il grado di affidabilità, onestà, accuratezza e sicurezza di un contenuto e del sito che lo ospita. Google considera questo il principio più importante, costituendo il nucleo della famiglia EEAT. Se un sito è altamente autorevole e presenta contenuti di esperti ma pubblica informazioni fuorvianti, di parte o non sicure (mancando di affidabilità), la sua valutazione complessiva di qualità diminuirà drasticamente. L’integrità fondamentale (accuratezza fattuale, trasparenza, sicurezza del sito, condotta etica) non è negoziabile e funge da prerequisito affinché gli altri elementi EEAT contribuiscano realmente al successo del posizionamento.
Eeat e le linee guida di google: un indicatore di qualità, non un fattore di ranking diretto
È importante chiarire che l’EEAT non è un algoritmo diretto o un “punteggio EEAT” specifico e misurabile che Google assegna alle pagine. Piuttosto, è un indicatore di qualità, un framework che Google utilizza per comprendere se il tuo contenuto è utile, pertinente e, soprattutto, affidabile.
Il ruolo dei quality raters e i contenuti ymyl
L’EEAT è esplicitamente definito e ampiamente utilizzato all’interno delle Linee Guida per i Valutatori della Qualità della Ricerca di Google (Search Quality Rater Guidelines). Questi valutatori umani giudicano la qualità dei contenuti e forniscono feedback. Sebbene le loro valutazioni non influenzino direttamente il posizionamento delle singole pagine, il loro feedback serve come dato di addestramento cruciale per gli algoritmi di ranking auto-apprendenti di Google, influenzando così indirettamente il modo in cui i segnali EEAT vengono compresi e valorizzati.
L’EEAT è di importanza critica per i contenuti YMYL (Your Money Your Life). Questi includono argomenti sensibili come consigli medici, guide finanziarie, informazioni legali, notizie e transazioni e-commerce. La ragione di questa enfasi è chiara: informazioni errate o di bassa qualità in queste aree possono avere gravi impatti negativi sulla felicità, la salute, la sicurezza o il benessere finanziario degli utenti. Google dà esplicitamente la priorità alla sicurezza e all’accuratezza degli utenti per i contenuti YMYL al fine di prevenire danni.
Miti da sfatare sull’eeat: cosa google non dice (e cosa invece sì)
Nonostante la sua importanza, l’EEAT è spesso oggetto di malintesi. È fondamentale chiarire alcuni punti chiave, come identificato dall’esperta SEO Lily Ray:
- L’EEAT non è un algoritmo: Non è un algoritmo singolo e autonomo, ma gli algoritmi di Google cercano segnali correlati all’EEAT.
- Non esiste un “punteggio EEAT”: Google non ha un punteggio interno di EEAT o YMYL. Le valutazioni dei quality raters non si traducono direttamente in un punteggio che influenza il ranking.
- L’EEAT non è un fattore di ranking diretto: È un concetto rilevante, ma il suo ruolo è indiretto. Non è un fattore di ranking diretto come la velocità della pagina o l’HTTPS.
- Non tutti i siti devono preoccuparsi allo stesso modo dell’EEAT: Il livello di EEAT atteso dipende dalla natura dell’argomento e dalla sua classificazione YMYL. Un blog di hobby richiede meno formalità di un sito di consigli medici.
- Migliorare l’EEAT non sostituisce altre ottimizzazioni seo: È parte di una strategia SEO olistica. Non puoi ignorare la SEO tecnica, la ricerca di parole chiave o la link building.
- L’aggiunta di biografie degli autori non è un fattore di ranking di per sé: Sebbene raccomandato per i quality raters e utile per mostrare credibilità, la semplice presenza di biografie non è un fattore di ranking diretto.
- Gli aggiornamenti del core non influenzano solo i siti ymyl: Anche altre categorie di siti subiscono fluttuazioni con gli aggiornamenti del core.
- EAT ed EEAT non sono elementi nuovi: EAT è stato introdotto nelle linee guida nel 2014. Google si preoccupa della qualità e della riduzione della disinformazione da molto tempo.
- L’aggiornamento del core del 1° agosto 2018 non è chiamato “medic update”: Questo era un nome informale dato dalla comunità SEO. Gli aggiornamenti del core di Google sono nominati in base alla loro temporalità e non sono focalizzati esclusivamente sull’EAT.
- Affrontare l’EEAT richiede tempo: È un’attività che richiede molte risorse e non fornisce risultati immediati come la SEO tecnica. I risultati possono richiedere mesi.
Comprendere queste distinzioni è fondamentale per sviluppare una strategia EEAT efficace e realistica.
Come costruire e migliorare l’eeat del tuo sito e dei tuoi contenuti
Ora che abbiamo svelato i segreti dell’EEAT, è il momento di passare all’azione. Migliorare l’EEAT del tuo sito web e dei tuoi contenuti richiede un approccio strategico e olistico. Non si tratta di una singola azione, ma di un insieme di interventi che, combinati, inviano a Google e ai tuoi utenti i segnali di qualità che cercano.
Strategie di contenuto: qualità, profondità e aggiornamento
La base di un buon EEAT è sempre la qualità del contenuto.
- Qualità e profondità: La priorità assoluta è la creazione di contenuti aggiornati, di alta qualità, unici, completi, originali e realmente utili, che rispondano direttamente all’intento di ricerca dell’utente. È fondamentale evitare il “thin content“, ovvero contenuti scarsi di sostanza o originalità.
- Esempio: Se scrivi una guida su “Come scegliere il miglior laptop per studenti”, non limitarti a un elenco di modelli. Approfondisci i criteri di scelta (processore, RAM, storage, durata batteria), le diverse esigenze per facoltà specifiche (ingegneria vs. design grafico), e includi una sezione su come ottimizzare il laptop per lo studio.
- Accuratezza e verificabilità: Tutte le informazioni presentate devono essere fattualmente corrette, oneste e supportate da prove credibili. Utilizza fonti legittime e autorevoli, fornendo collegamenti esterni quando appropriato per dimostrare la ricerca e la trasparenza.
- Esempio: Se affermi che “il 70% degli utenti preferisce i video ai testi”, cita la fonte di questa statistica, ad esempio: “Secondo un recente studio di HubSpot, il 70% dei consumatori preferisce guardare video per conoscere un prodotto o servizio rispetto alla lettura di testi.”
- Incorporare l’esperienza: Integra attivamente l’esperienza di prima mano nel contenuto. Questo può includere frasi come “Durante il mio test…”, “Ho provato questo prodotto…”, aneddoti personali, casi di studio o intuizioni uniche ottenute da un coinvolgimento diretto.
- Esempio: In un articolo su “Come avviare un piccolo e-commerce”, potresti includere: “Dopo aver lanciato il mio primo negozio online nel 2018, ho imparato che la scelta della piattaforma giusta è cruciale. Ho iniziato con una soluzione gratuita, ma ho rapidamente riscontrato limitazioni nella gestione degli ordini e nel supporto clienti, il che mi ha spinto a passare a una piattaforma a pagamento che offriva maggiore scalabilità e integrazioni.”
Valorizzare l’autorevolezza e la competenza: biografie, credenziali e citazioni
Chi c’è dietro il contenuto? Questa domanda è fondamentale per Google. La trasparenza sull’autore e sulla sua qualifica è un segnale potente di EEAT.
- Biografie e credenziali dell’autore: Nomina apertamente gli autori e collegali a pagine di biografia complete. Queste pagine dovrebbero essere ricche di dettagli, inclusa una foto professionale, nome completo, qualifica professionale, una descrizione dettagliata del loro background e qualifiche, collegamenti ai loro profili sui social media professionali (es. LinkedIn, Twitter) o ad altri siti dove hanno pubblicato.
- Esempio: Invece di un generico “Scritto dal nostro team”, specifica: “Articolo di Dott.ssa Sofia Bianchi, Nutrizionista Clinica certificata, con 10 anni di esperienza nella consulenza dietetica e autrice del libro ‘Mangiare Sano per Vivere Meglio’. Puoi trovare maggiori informazioni sulla Dott.ssa Bianchi qui.”
- Autorità tramite citazione: Fai riferimento alle linee guida ufficiali di Google e a esperti del settore rispettati (ad esempio, Lily Ray, John Mueller) per rafforzare l’esperienza e l’autorevolezza dell’articolo stesso.
- Esempio: “Come sottolineato da John Mueller di Google, l’EEAT non è un requisito tecnico risolvibile con semplici meta tag, ma richiede un lavoro estensivo sulla fiducia (https://www.seozoom.com/eeat-google/ “Guida completa all’EEAT di Google”).”
- Coinvolgimento di esperti: Per argomenti particolarmente sensibili o complessi (specialmente YMYL), considera di coinvolgere esperti riconosciuti nel processo di creazione o revisione dei contenuti.
- Esempio: Un articolo su “Nuove terapie per l’Alzheimer” dovrebbe essere scritto o revisionato da un neurologo o un ricercatore medico, con una chiara indicazione di questa revisione.
L’importanza dell’affidabilità: dati strutturati, https e trasparenza
L’affidabilità è il fondamento su cui poggiano tutti gli altri pilastri dell’EEAT.
- HTTPS: Assicurati che l’intero sito web sia servito su HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure). Questo è un segnale forte e fondamentale di affidabilità e sicurezza del sito, riaffermato dalle Linee Guida per i Valutatori della Qualità di Google e dai segnali di Page Experience.
- Pagine di policy: Crea e rendi facilmente accessibili pagine cruciali di policy e servizio clienti, come la politica sulla privacy, i termini di servizio, le politiche di rimborso e le dichiarazioni di non responsabilità (specialmente per i contenuti YMYL). La loro presenza dimostra credibilità, trasparenza e un impegno per la sicurezza dell’utente.
- Dati strutturati (schema.org): Implementa il markup schema, preferibilmente utilizzando JSON-LD, per aiutare i crawler dei motori di ricerca a comprendere esplicitamente le informazioni sul contenuto, gli autori e l’organizzazione. Sebbene i dati strutturati non siano un fattore di ranking diretto per l’EEAT, agiscono come un “amplificatore” per i segnali EEAT esistenti, aiutando Google a comprendere ed elaborare la credibilità intrinseca in modo più efficiente.
- Esempio: Utilizza il markup Person per le credenziali dell’autore, Organization per i dettagli del brand, Author per collegare il contenuto ai creatori, reviewedBy per indicare recensioni di esperti e Citations per i riferimenti.
- Date di pubblicazione/aggiornamento: Includi sia la data di pubblicazione iniziale che la data dell’ultimo aggiornamento sugli articoli. Questo contribuisce significativamente alla credibilità del contenuto, specialmente per informazioni sensibili al tempo o contenuti rilevanti per Google News.
Segnali esterni e brand reputation
L’EEAT non si costruisce solo all’interno del tuo sito. Anche ciò che accade “fuori” conta.
- Qualità del profilo backlink: Coltiva un profilo backlink naturale e di alta qualità da siti autorevoli e pertinenti. Backlink forti e organici sono un segnale esterno cruciale di autorevolezza e fiducia.
- Google business profile: Per le attività locali, mantieni un Google Business Profile (ex Google My Business) completo e di alta qualità. Questo include informazioni accurate, recensioni positive degli utenti e valutazioni elevate, che vengono esplicitamente controllate dai quality raters. Incoraggia attivamente il feedback legittimo degli utenti e rispondi professionalmente alle recensioni.
- Gestione dei contenuti generati dagli utenti (ugc): Sebbene consentire l’UGC (ad esempio, commenti, recensioni, post del forum) possa dimostrare l’engagement degli utenti, richiede una moderazione robusta. UGC non moderato o di bassa qualità può introdurre spam, disinformazione o contenuti dannosi, che potrebbero minare gravemente i criteri EEAT complessivi di un sito e influire negativamente sull’affidabilità.
- Esempio: Se gestisci un forum, implementa un sistema di moderazione attivo per rimuovere commenti offensivi, spam o informazioni errate, mantenendo così un ambiente affidabile per gli utenti.
Concetto Chiave | Spiegazione |
---|---|
Cos’è l’EEAT di Google? | L’EEAT (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) è un framework di Google per valutare la qualità, la pertinenza e l’affidabilità dei contenuti online. Non è un algoritmo diretto, ma una guida per gli algoritmi e i valutatori umani. |
Evoluzione da EAT a EEAT | Inizialmente EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) dal 2014. Nel dicembre 2022, è stata aggiunta la “E” di Experience (Esperienza) per enfatizzare la prospettiva umana e la credibilità autentica, specialmente in risposta ai contenuti generati dall’IA. |
I Quattro Pilastri dell’EEAT | Experience (Esperienza): Avere conoscenza di prima mano o vissuta sull’argomento. Expertise (Competenza): Possedere le conoscenze e abilità necessarie (es. qualifiche). Authoritativeness (Autorevolezza): Essere riconosciuti come fonte di riferimento nel settore. Trustworthiness (Affidabilità): Essere onesti, accurati, trasparenti e sicuri. L’Affidabilità è il pilastro più importante e fondamentale. |
EEAT: Indicatore di Qualità (non Ranking Diretto) | L’EEAT non è un fattore di ranking diretto o un “punteggio” specifico. È un framework che Google utilizza per comprendere la qualità complessiva del contenuto, influenzando indirettamente il posizionamento. |
Ruolo dei Quality Raters | Valutatori umani che usano le Linee Guida di Google per giudicare la qualità dei contenuti. Il loro feedback addestra gli algoritmi di Google a riconoscere i segnali EEAT. |
Contenuti YMYL (Your Money Your Life) | Argomenti sensibili (salute, finanza, legale, notizie, e-commerce) dove informazioni errate possono causare danni. L’EEAT è cruciale per questi contenuti, con Google che dà priorità alla sicurezza e accuratezza degli utenti. |
Miti da Sfatare sull’EEAT | Non è un algoritmo, non ha un punteggio, non è un fattore di ranking diretto. Non tutti i siti sono influenzati allo stesso modo. Non sostituisce altre ottimizzazioni SEO. Le biografie autori non sono un fattore diretto. Richiede tempo e risorse, non risultati immediati. |
Strategie di Contenuto | Creare contenuti di alta qualità, unici, completi, originali e utili. Assicurare accuratezza e verificabilità con fonti credibili. Incorporare l’esperienza diretta (aneddoti, test pratici). |
Valorizzare Autorevolezza e Competenza | Includere biografie dettagliate degli autori con qualifiche e link professionali. Utilizzare citazioni da fonti autorevoli. Considerare il coinvolgimento di esperti per argomenti complessi. |
Importanza dell’Affidabilità | Garantire HTTPS per la sicurezza del sito. Creare pagine di policy chiare (privacy, termini, chi siamo). Utilizzare dati strutturati (Schema.org) per aiutare Google a comprendere autori e organizzazione. Includere date di pubblicazione/aggiornamento. |
Segnali Esterni e Brand Reputation | Costruire un profilo backlink di alta qualità da siti autorevoli. Mantenere un Google Business Profile completo e con recensioni positive (per attività locali). Moderare attentamente i contenuti generati dagli utenti (UGC) per evitare disinformazione. |
Conclusioni
L’EEAT di Google non è una moda passeggera, ma un principio fondamentale che guida l’impegno di Google nel fornire risultati di ricerca di alta qualità e affidabili. L’evoluzione da EAT a EEAT, con l’aggiunta dell’elemento “Esperienza“, sottolinea la crescente enfasi di Google sull’autenticità e sulla prospettiva umana, in particolare in un’era di crescente produzione di contenuti tramite intelligenza artificiale. La fiducia (Trustworthiness) emerge come il pilastro più critico, fungendo da base su cui si costruiscono Esperienza, Competenza e Autorevolezza.
Per i creatori di contenuti e gli specialisti SEO, le implicazioni sono chiare: il successo sostenibile nella ricerca non deriva da scorciatoie o tattiche superficiali, ma da un investimento continuo nella qualità genuina, nella dimostrazione di esperienza e competenza, nella costruzione di una reputazione autorevole e, soprattutto, nella coltivazione della fiducia degli utenti.Adottare un approccio olistico che integra strategie on-page e off-page, dall’accuratezza dei contenuti e la valorizzazione degli autori all’implementazione di dati strutturati e alla gestione della reputazione del brand, è essenziale. Questo è un impegno a lungo termine, ma i benefici si estendono ben oltre il posizionamento di ricerca, rafforzando la brand strength e la lealtà degli utenti. Concentrati sul fornire valore reale e sulla costruzione di una presenza online che sia autenticamente affidabile.
Come un’auditoria di pubblicità può salvare il tuo budget (e
Come un’auditoria di pubblicità può salvare il tuo budget (e il tuo business) Ti suona familiare? Hai investito tempo, speranze e,…
Come Fare SEO su Wix: La Guida Pratica
Come fare SEO su Wix: la guida pratica 2025 per essere trovati su google Immagina questo scenario: hai creato il tuo…
Perché il Posizionamento strategico è la Chiave del Successo
Perché il Posizionamento Strategico è la Chiave del Successo Il mondo del marketing e dello sviluppo aziendale è saturo di concetti,…
Introduzione a HTTP: Cos’è e come funziona
Introduzione a HTTP: Cos’è e come funziona HTTP, che sta per HyperText Transfer Protocol, è il protocollo che permette ai nostri…
Google Trends: Strategie di Marketing
Google Trends: Strategie di Marketing e Vendite per il Tuo Business Google Trends è uno strumento potente che consente di sfruttare…
Google analytics 4 report in tempo reale: tutto quello che
Google analytics 4 report in tempo reale: tutto quello che devi sapere Google Analytics 4 (GA4) ha rivoluzionato il modo in…