Come un’auditoria di pubblicità può salvare il tuo budget (e il tuo business)

Ti suona familiare? Hai investito tempo, speranze e, diciamocelo, un bel po’ di soldi nelle tue campagne pubblicitarie online. Facebook Ads, Google Ads, magari anche Instagram e LinkedIn… hai provato un po’ di tutto. Eppure, i risultati sembrano sempre un po’… deludenti. Le vendite non decollano come speravi, i lead sono pochi o di bassa qualità, e quel famoso ROI (Return on Investment) sembra più un miraggio nel deserto che una metrica concreta.
Forse ti ritrovi a fissare i cruscotti delle piattaforme pubblicitarie, sommerso da dati e sigle incomprensibili (CPC, CTR, CPA, ROAS…), sentendoti più confuso che informato. Magari hai provato a “smanettare” un po’, cambiando un’immagine qui, un testo là, sperando nel colpo di fortuna. Ma la verità è che, senza una strategia e un’analisi approfondita, stai navigando a vista in una tempesta digitale.
E se ti dicessi che esiste un modo per fare chiarezza? Una specie di “check-up” completo per le tue attività pubblicitarie, capace non solo di dirti cosa non va, ma anche perché non va e come sistemarlo? Questo check-up esiste, e si chiama auditoria di pubblicità.
Non spaventarti dal termine, non si tratta di un controllo fiscale! Pensa piuttosto a un’indagine meticolosa, un lavoro da detective applicato al tuo marketing. È il processo fondamentale per smettere di buttare soldi dalla finestra e iniziare a investire in modo intelligente, massimizzando ogni euro speso.
In questo articolo, ti accompagnerò passo dopo passo nel mondo dell’auditoria pubblicitaria. Vedremo insieme perché è così cruciale, come si svolge (prendendo spunto da tecniche professionali) e quali tesori nascosti puoi scoprire analizzando a fondo le tue campagne e quelle dei tuoi concorrenti. Ti darò gli strumenti per iniziare a capire, ma ti dirò anche, con onestà, quando il “fai da te” potrebbe non bastare. Sei pronto a trasformare le tue spese pubblicitarie da un buco nero a un motore di crescita? Iniziamo!
Perché diavolo dovrei fare un’auditoria delle mie pubblicità?
Potresti pensare: “Ho già mille cose da fare, perché dovrei aggiungere anche questa analisi complessa?”. È una domanda legittima. Viviamo in un mondo che va veloce, e l’idea di fermarsi a “guardare indietro” può sembrare controintuitiva. Ma fidati, fermarsi per un’auditoria è come affilare l’ascia prima di tagliare la legna: richiede un piccolo sforzo iniziale, ma ti fa risparmiare un’enorme quantità di tempo e fatica (e denaro!) dopo.
Ecco alcuni dei benefici concreti che un’auditoria ben fatta può portare al tuo business:
- Stop allo spreco di budget: Identificherai le campagne, i gruppi di annunci o le singole ads che stanno mangiando soldi senza portare risultati. Potrai tagliare i rami secchi e reinvestire dove conta davvero.
- Aumento del ROI: Capendo cosa funziona meglio (quali pubblici, quali creatività, quali messaggi), potrai ottimizzare le campagne esistenti e crearne di nuove più efficaci, migliorando il ritorno sul tuo investimento.
- Comprensione profonda del tuo pubblico: L’analisi dei dati ti rivelerà chi risponde meglio alle tue ads, quali sono i loro interessi, come si comportano online. Informazioni preziose per affinare la tua strategia.
- Allineamento con gli obiettivi di business: Sei sicuro che le tue campagne stiano lavorando per raggiungere i veri obiettivi della tua azienda (es. lead generation, vendite dirette, brand awareness)? L’audit verifica questo allineamento cruciale.
- Scoperta di nuove opportunità: Analizzando le performance e magari spiando un po’ la concorrenza (lo vedremo dopo!), potresti scoprire nicchie di pubblico non ancora raggiunte, messaggi più efficaci o strategie innovative da testare.
- Miglioramento delle Landing Page e del Funnel: L’audit non si ferma all’annuncio, ma guarda l’intero percorso dell’utente. Potresti scoprire che le tue ads sono fantastiche, ma la pagina di destinazione non converte, o viceversa.
- Visione Strategica: Uscirai dall’analisi con una mappa chiara: cosa ha funzionato, cosa no, dove andare e quali passi compiere per migliorare drasticamente le tue performance pubblicitarie.
Insomma, un’auditoria non è un “costo” o una “perdita di tempo”, ma un investimento strategico fondamentale per chiunque faccia pubblicità online seriamente. È la differenza tra tirare freccette nel buio e mirare con precisione al bersaglio.
Ok, mi hai convinto. Da dove inizio? Preparare il terreno
Prima di indossare il cappello da detective e tuffarti nei dati, devi assicurarti di avere tutto il necessario a portata di mano. Un’auditoria seria richiede accesso e informazioni. Ecco cosa ti serve preparare:
- Accesso agli account pubblicitari: Sembra ovvio, ma devi poter entrare nelle piattaforme dove fai pubblicità (Facebook Business Manager, Google Ads, LinkedIn Ads, etc.) con permessi sufficienti per visualizzare tutti i dati storici delle campagne.
- Accesso a Google Analytics (o simile): Fondamentale per capire cosa succede dopo il click sull’annuncio. Come si comportano gli utenti sul tuo sito? Da dove vengono? Quali pagine visitano? Quanto convertono?
- Accesso al backend del sito web (opzionale ma utile): Per verificare l’installazione corretta dei codici di tracciamento (Pixel di Facebook, Tag di Google Ads, etc.) e magari analizzare la velocità di caricamento delle pagine.
- Obiettivi di marketing chiari: Cosa volevi (e vuoi) ottenere con le tue campagne? Aumento delle vendite? Raccolta di contatti? Notorietà del brand? Sii specifico. Senza un obiettivo chiaro, è impossibile valutare il successo.
- Informazioni sul target di riferimento: Chi stai cercando di raggiungere? Dati demografici, interessi, comportamenti, problemi che il tuo prodotto/servizio risolve.
- Report precedenti (se esistono): Qualsiasi analisi o report fatto in passato può essere utile come punto di partenza o confronto.
- Lista dei principali concorrenti: Chi sono i tuoi rivali diretti nel mercato e nella pubblicità online?
Avere tutto questo materiale pronto ti permetterà di condurre un’analisi più fluida ed efficace. È come preparare tutti gli ingredienti prima di iniziare a cucinare una ricetta complessa.
Il cuore dell’indagine: I passi fondamentali dell’auditoria pubblicitaria
Siamo arrivati al dunque. Come si svolge concretamente un’auditoria? Il processo può essere suddiviso in diverse fasi logiche. Prenderemo spunto dalle metodologie professionali per darti una panoramica completa.
Fase 1: Capire il contesto – Gli obiettivi e il modello di business
Prima ancora di guardare un singolo annuncio, devi capire perché stai facendo pubblicità. Sembra banale, ma molte campagne falliscono perché non sono allineate con gli obiettivi reali dell’azienda. Chiediti:
- Qual è l’obiettivo principale di queste campagne? (Es: Vendere il prodotto X, ottenere iscritti alla newsletter, far conoscere il brand Y).
- Qual è il modello di business? (Es: E-commerce diretto, generazione di lead per venditori, modello a sottoscrizione). Come si inserisce la pubblicità in questo modello?
- Quali sono i KPI (Key Performance Indicators) più importanti per questo specifico business e questi specifici obiettivi? (Non sempre è solo il ROAS!).
Questa fase ti aiuta a definire i parametri del successo. Senza questo, analizzeresti i dati nel vuoto.
Fase 2: Controllo tecnico – Le fondamenta funzionano?
Immagina di costruire una casa bellissima su fondamenta fragili. Crollerebbe tutto, giusto? Lo stesso vale per la pubblicità online. Prima di analizzare le performance creative, devi assicurarti che la “struttura” tecnica sia solida.
- Verifica dei Pixel/Tag di tracciamento:
- Il Pixel di Facebook è installato correttamente su tutte le pagine del sito?
- Il Tag di Google Ads è presente? E Google Analytics?
- Stanno tracciando correttamente le conversioni importanti (acquisti, lead, aggiunte al carrello)? Usa strumenti come “Facebook Pixel Helper” (estensione Chrome) o la modalità anteprima di Google Tag Manager.
- Esempio: Scopri che il tracciamento degli acquisti funziona solo a intermittenza. Ecco spiegato perché i dati di vendita nell’account Ads non tornano con quelli reali! Questo è un errore critico da risolvere immediatamente.
- Impostazione delle conversioni: Le azioni che definisci come “conversioni” sono quelle giuste e sono configurate correttamente nelle piattaforme pubblicitarie? Stai misurando quello che conta davvero?
- Coerenza dei dati: I dati che vedi nelle piattaforme Ads corrispondono (con un margine ragionevole) a quelli che vedi in Google Analytics? Grandi discrepanze possono indicare problemi di tracciamento.
Questa fase è super tecnica, e onestamente, è uno dei punti dove i principianti inciampano più spesso. Un errore qui invalida gran parte delle analisi successive.
Fase 3: Analisi delle campagne esistenti – Cosa dicono i numeri?
Ora entriamo nel vivo dell’analisi delle tue campagne passate e presenti. Qui l’organizzazione è fondamentale. Le piattaforme come Facebook e Google Ads strutturano tutto gerarchicamente:
- Campagna: Definisce l’obiettivo generale (es. Traffico, Conversioni, Notorietà).
- Gruppo di Annunci (Ad Set / Ad Group): Definisce il target (pubblico), il posizionamento (dove appaiono gli annunci), il budget e l’offerta.
- Annuncio (Ad): La creatività specifica (immagine, video, testo, call to action) che l’utente vede.
L’analisi va fatta a tutti e tre i livelli:
- Livello Campagna:
- Gli obiettivi impostati erano corretti per ciò che volevi ottenere?
- Come hanno performato le campagne in generale rispetto ai KPI definiti nella Fase 1?
- Quali campagne hanno speso di più e quali hanno portato più risultati?
- Livello Gruppo di Annunci: Qui si scende nel dettaglio del targeting.
- Quali pubblici hanno funzionato meglio? (Es. Interessi specifici, pubblici simili/lookalike, retargeting). Quali hanno performato male?
- Quali posizionamenti (es. Facebook Feed, Instagram Stories, Rete di Ricerca Google) sono stati più efficaci?
- Quali segmenti demografici (età, genere, località) hanno risposto meglio?
- Esempio: Noti che un gruppo di annunci rivolto a un pubblico “lookalike 1%” basato sui tuoi clienti ha un costo per lead molto più basso rispetto a un gruppo basato su interessi generici. Questa è un’indicazione preziosa per le future campagne.
- Livello Annuncio: È il momento di guardare le creatività.
- Quali immagini o video hanno generato più click (CTR più alto) o conversioni?
- Quali testi (copy) hanno risuonato di più?
- Quali Call to Action (es. “Acquista Ora”, “Scopri di Più”, “Iscriviti”) hanno funzionato meglio?
- Analizza le metriche chiave per ogni annuncio: CTR (Click-Through Rate: quanti click ogni 100 visualizzazioni), CPC (Cost Per Click), CPA (Cost Per Acquisition/Azione), Tasso di Conversione.
- Domanda Chiave: Un CTR basso cosa può indicare? Potrebbe significare che l’annuncio non è rilevante per quel pubblico, o che la creatività non cattura l’attenzione, o che la segmentazione non è precisa.
Questa analisi incrociata tra livelli ti dà una visione potentissima. Non basta sapere che una campagna è andata male, devi capire quale pubblico, quale posizionamento e quale annuncio hanno contribuito a quel risultato negativo (o positivo!).
Fase 4: Analisi della concorrenza – Cosa fanno gli altri?
Ignorare i competitor è come giocare a scacchi senza guardare le mosse dell’avversario. Analizzare cosa fanno i tuoi concorrenti ti dà:
- Ispirazione: Puoi scoprire angolazioni di marketing, tipi di creatività o offerte a cui non avevi pensato.
- Benchmark: Puoi confrontare (con cautela) le tue strategie con le loro.
- Comprensione del mercato: Vedi quali messaggi e offerte stanno funzionando nel tuo settore.
Come spiare “legalmente” i concorrenti?
- Libreria Inserzioni di Facebook (Facebook Ad Library): Uno strumento gratuito e potentissimo. Puoi cercare qualsiasi pagina Facebook e vedere tutte le inserzioni attive che sta pubblicando su Facebook, Instagram, Messenger e Audience Network. Puoi filtrare per paese, piattaforma e data.
- Cosa guardare: Tipi di creatività (immagini, video, caroselli), testi degli annunci, call to action, landing page a cui rimandano (cliccando sull’annuncio). Stanno facendo offerte speciali? Usano testimonianze? Che tono di voce usano?
- Strumenti di analisi competitiva (es. SEMrush, SimilarWeb, BigSpy): Questi tool (spesso a pagamento, ma con versioni di prova o gratuite limitate) offrono analisi più approfondite, soprattutto per Google Ads e la pubblicità display.
- Cosa guardare (es. con SEMrush per Google Ads): Quali parole chiave stanno comprando i concorrenti? Quali testi usano nei loro annunci sulla rete di ricerca? Quali banner usano nella pubblicità display? Quali sono le loro landing page? Stimare il loro budget pubblicitario (sono stime, prendile con le pinze!).
- Navigazione Manuale: Visita i siti dei concorrenti, iscriviti alle loro newsletter, segui i loro profili social. Interagisci con i loro contenuti e vedi se vieni “ritargettizzato” dalle loro ads.
Organizza le tue scoperte: Crea una sorta di “biblioteca” (magari usando cartelle su Google Drive o un semplice foglio di calcolo) dove salvi screenshot degli annunci più interessanti dei concorrenti, annotando cosa ti colpisce, le loro landing page, le offerte, ecc.
Questa fase non serve a copiare, ma a capire il contesto competitivo e a trarre ispirazione strategica.
Fase 5: Analisi delle Landing Page e del Percorso Utente
Un annuncio fantastico che porta a una landing page scadente è come un invito elegantissimo per una festa in una casa fatiscente. Inutile. L’audit deve esaminare cosa succede dopo il click.
- Coerenza: Il messaggio e l’offerta della landing page sono coerenti con l’annuncio che ha portato l’utente lì? Una disconnessione qui è un killer di conversioni.
- Chiarezza e Valore: La pagina comunica chiaramente il valore dell’offerta? È facile capire cosa deve fare l’utente?
- Call to Action (CTA): La CTA sulla pagina è chiara, visibile e convincente?
- Velocità di Caricamento: Le pagine lente uccidono le conversioni, specialmente da mobile. Usa strumenti come Google PageSpeed Insights per testare la velocità. Analizza i dati di caricamento anche in Google Analytics (Comportamento > Velocità sito).
- Ottimizzazione Mobile (Responsive Design): La maggior parte del traffico oggi è mobile. La pagina è perfettamente navigabile e utilizzabile su smartphone e tablet? Controlla in Google Analytics (Pubblico > Dispositivo mobile) come performano i diversi dispositivi.
- Tasso di Conversione della Pagina: Quanti visitatori della pagina compiono effettivamente l’azione desiderata? (Es. 100 visitatori, 5 compilano il form = tasso di conversione del 5%). Analizza questo dato in Google Analytics (Conversioni > Obiettivi).
- Punti di Fuga (Heatmaps & Session Recordings): Strumenti come Hotjar ti permettono di vedere dove cliccano gli utenti, come scorrono la pagina e dove abbandonano (heatmaps, scroll maps, session recordings). Puoi scoprire, ad esempio, che tutti cliccano su un’immagine non cliccabile o che abbandonano prima di vedere la CTA principale.
Se scopri che le tue ads hanno un buon CTR ma le landing page hanno un basso tasso di conversione o un’alta frequenza di rimbalzo (bounce rate), hai appena trovato un’area critica su cui lavorare!
Fase 6: Visione d’Insieme – Analisi del Funnel di Vendita

Ora mettiamo insieme tutti i pezzi. Come si collega l’intera strategia, dall’annuncio iniziale fino alla vendita (o alla conversione finale)?
- Mappa il funnel: Disegna (anche su un foglio di carta o usando strumenti come Miro o Lucidchart) il percorso ideale che un utente dovrebbe compiere, partendo dall’annuncio.
- Esempio Funnel Semplice: Annuncio Facebook -> Landing Page con Lead Magnet (es. ebook gratuito) -> Pagina di Ringraziamento -> Sequenza Email -> Offerta Prodotto/Servizio -> Pagina di Vendita -> Checkout.
- Identifica i colli di bottiglia: Analizzando i dati raccolti nelle fasi precedenti (CTR degli annunci, tassi di conversione delle landing page, tassi di apertura delle email, conversioni finali), dove si perdono la maggior parte degli utenti?
- Esempio: Alto CTR sull’annuncio, ma bassissimo tasso di conversione sulla landing page dell’ebook. Il problema è probabilmente la landing page o l’offerta dell’ebook non abbastanza attraente. Oppure, tante persone scaricano l’ebook ma poche comprano dopo la sequenza email. Il problema potrebbe essere nella sequenza email o nell’offerta finale.
- Analisi del Checkout (se applicabile): Il processo di pagamento è semplice, chiaro e affidabile? Ci sono troppi campi da compilare? Offri metodi di pagamento sufficienti? Anche qui, strumenti come Hotjar possono rivelare problemi nel checkout.
Questa visione d’insieme ti aiuta a capire non solo i singoli elementi, ma come interagiscono tra loro, permettendoti di intervenire sui punti deboli dell’intero sistema.
Domande Frequenti (FAQ) sull’Auditoria Pubblicitaria
È normale avere dubbi. Ecco alcune delle domande più comuni che i marketer principianti o gli imprenditori si pongono:
- D: Quanto spesso dovrei fare un’auditoria completa?
- R: Dipende dalla complessità delle tue campagne e dal tuo budget. Un’auditoria approfondita come questa andrebbe fatta almeno una o due volte l’anno. Tuttavia, un controllo più leggero delle performance principali andrebbe fatto molto più regolarmente (settimanalmente o mensilmente).
- D: Posso fare un’auditoria da solo anche se sono un principiante?
- R: Puoi sicuramente iniziare a esaminare alcuni aspetti, come le performance di base delle tue campagne (usando i report delle piattaforme) o dare un’occhiata alla Libreria Inserzioni dei concorrenti. Questo articolo ti dà una buona guida. Tuttavia, un’auditoria veramente completa, specialmente l’analisi tecnica (tracciamenti), l’interpretazione profonda dei dati multi-canale e l’analisi strategica del funnel, richiede esperienza e competenza. C’è il rischio di arrivare a conclusioni sbagliate basandosi su dati incompleti o mal interpretati.
- D: Qual è l’errore più comune da evitare quando si fa un’audit “fai da te”?
- R: Uno degli errori più comuni è focalizzarsi solo sulle “vanity metrics” (metriche superficiali come i like o le impression) invece che sulle metriche che impattano realmente il business (conversioni, costo per lead/acquisto, ROI). Un altro errore grave è non verificare a fondo la correttezza dei dati di tracciamento prima di iniziare l’analisi.
- D: Quanto tempo richiede un’auditoria?
- R: Un’auditoria seria e approfondita può richiedere da diverse ore a diversi giorni di lavoro, a seconda della quantità di dati, del numero di piattaforme utilizzate e della complessità delle campagne e del funnel.
Riassunto: L’Auditoria di Pubblicità
Aspetto dell’Auditoria | Cosa Scopri/Ottieni |
---|---|
Obiettivi e Modello di Business | Capisci se le campagne sono allineate con i veri scopi aziendali (vendite, lead, notorietà) e quali KPI contano. |
Controllo Tecnico (Pixel, Tracking) | Verifichi che i sistemi di tracciamento (Pixel, Google Analytics) funzionino correttamente per misurare le conversioni. Rilevi errori critici che falsano i dati. |
Analisi Campagne Esistenti | Identifichi quali campagne, gruppi di annunci e annunci specifici funzionano o sprecano budget. Scopri quali target e posizionamenti sono più efficaci. |
Analisi Annunci (Creatività & Copy) | Capisci quali immagini, video, testi e Call to Action generano più interesse (CTR) e conversioni. |
Analisi della Competizione | Ottieni ispirazione strategica, confronti le tue tattiche con quelle dei rivali e scopri cosa funziona nel tuo settore. Usi strumenti come la Facebook Ad Library per “spiare” legalmente. |
Analisi Landing Pages & Percorso Utente | Verifichi la coerenza tra annunci e pagine di destinazione. Misuri le conversioni delle pagine e identifichi problemi di usabilità o velocità. |
Analisi del Funnel di Vendita | Mappi l’intero percorso dell’utente dall’annuncio alla conversione finale. Identifichi i “colli di bottiglia” dove perdi utenti e scopri dove intervenire nell’intero sistema. |
Benefici Complessivi | Interrompi lo spreco di budget, aumenti il ROI, comprendi meglio la tua audience, allinei la pubblicità agli obiettivi reali, scopri nuove opportunità e ottieni una visione strategica chiara per il futuro. |
Il bivio: Fai da te o affidarsi a un professionista?
Siamo arrivati alla fine di questa lunga immersione nel mondo dell’auditoria pubblicitaria. Come hai visto, è un processo sfaccettato, che richiede competenze tecniche, analitiche e strategiche.
Ora, potresti sentirti più informato, forse anche un po’ sopraffatto dalla mole di lavoro e dai dettagli tecnici. Hai sicuramente capito che non si tratta solo di “dare un’occhiata” ai numeri.
La domanda onesta è: hai davvero il tempo, le competenze e gli strumenti per fare tutto questo da solo in modo efficace?
Certo, puoi provare a fare un’analisi di base. È sempre meglio che non fare nulla. Ma un’auditoria professionale va molto più in profondità. Un esperto:
- Ha l’esperienza: Sa esattamente dove guardare, quali strumenti usare al meglio e come interpretare dati complessi che potrebbero sfuggire a un occhio meno allenato.
- Risparmia il tuo tempo: Il tempo che impiegheresti tu a cercare di capire tutto (rischiando errori), un professionista lo usa per fornirti analisi accurate e soluzioni concrete. Il tuo tempo è prezioso, dedicalo a far crescere il tuo business.
- Garantisce oggettività: Un occhio esterno è meno coinvolto emotivamente e può valutare la situazione con maggiore lucidità, senza pregiudizi sulle campagne passate.
- Conosce le best practice: È aggiornato sulle ultime tendenze, sugli aggiornamenti delle piattaforme e sulle strategie più efficaci del momento.
- Individua problemi nascosti: Spesso i problemi più grandi non sono evidenti. Un professionista sa scovare errori di tracciamento subdoli, problemi di attribuzione o colli di bottiglia nel funnel che tu potresti non vedere.
- Fornisce un piano d’azione: Non si limita a dirti cosa non va, ma ti consegna una roadmap chiara e attuabile per migliorare le tue performance.
Parliamoci chiaro: tentare un’auditoria complessa senza le giuste competenze è un po’ come provare a riparare un motore d’auto di Formula 1 con il manuale della tua utilitaria. Potresti anche riuscire a stringere qualche bullone, ma rischi di fare più danni che altro o, nel migliore dei casi, di non risolvere il vero problema.
È ora di smettere di indovinare e iniziare a ottimizzare
L’auditoria pubblicitaria non è una spesa, è l’investimento più intelligente che puoi fare per assicurarti che ogni euro speso in advertising lavori per te, e non contro di te. È la base per costruire campagne solide, redditizie e scalabili.
Hai letto fin qui, quindi sei seriamente intenzionato a migliorare le tue performance pubblicitarie. Hai capito la complessità e il valore di un’analisi ben fatta. Ora hai due strade:
- Provare a mettere in pratica da solo quanto appreso, con il rischio di perdere tempo prezioso e di non andare abbastanza in profondità.
- Affidarti a chi fa questo di mestiere, ottenendo un’analisi completa, oggettiva e professionale che ti fornirà una chiara direzione per ottimizzare il tuo budget e massimizzare i tuoi risultati.
Se senti che è arrivato il momento di fare sul serio con la tua pubblicità online e vuoi la certezza di un’analisi approfondita e di un piano d’azione efficace, noi siamo qui per aiutarti.
Il nostro team di esperti può realizzare un’auditoria completa dei tuoi account pubblicitari, analizzando ogni aspetto, dai dettagli tecnici alla strategia complessiva, fino al confronto con i tuoi concorrenti. Ti forniremo un report dettagliato e comprensibile, con indicazioni chiare e priorità d’intervento per trasformare le tue campagne.
Non lasciare che il tuo budget pubblicitario continui a disperdersi. Clicca qui per richiedere la tua auditoria professionale e scopri come possiamo aiutarti a ottenere il massimo dai tuoi investimenti pubblicitari.
È ora di passare dal dubbio alla certezza, dalla spesa all’investimento strategico. Fai il primo passo oggi stesso.
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