Le risposte di Google alle domande della community: giugno 2024

Un uomo risponde alle Domande Google Giugno 2024, in una conferenza

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Vediamo come Google ha risposto alle migliori domande fatte dalla community di appassionati nel post di giugno 2024. Queste risposte ci aiutano a comprendere meglio le pratiche SEO attuali e a migliorare le nostre strategie per ottenere migliori risultati nei motori di ricerca.

John di Google ci consiglia di considerare la qualità delle traduzioni AI che pubblichiamo sul nostro sito. Non esiste un markup speciale per indicare che una pagina è stata tradotta automaticamente. Quello che conta è se la traduzione è buona e rispecchia il tono e lo stile adatti al nostro pubblico.

Se le traduzioni sono di alta qualità e pensate per gli utenti, possono essere indicizzate senza problemi. In caso contrario, è meglio utilizzare il tag noindex per evitare che i motori di ricerca le indicizzino. La localizzazione di contenuti non è solo una questione di traduzione, ma di adattamento culturale e contestuale per ogni regione.

Se le traduzioni automatiche sono di bassa qualità, possono influire negativamente sul ranking. È fondamentale che un madrelingua revisi e corregga le traduzioni per assicurarsi che siano effettivamente utili per gli utenti.

Gary ha confermato che i risultati di Site Search sono inclusi in Google Search Console. Questo ci permette di monitorare meglio il rendimento del nostro sito e capire come gli utenti interagiscono con i contenuti.

John spiega che PageSpeed Insights utilizza test di laboratorio per valutare le performance delle pagine, il che può portare a variazioni nei risultati. Queste variazioni sono normali e dipendono dalla configurazione del server.

È consigliabile concentrarsi sui dati di campo, che riflettono l’esperienza reale degli utenti. Anche se i Core Web Vitals sono importanti, non bisogna ossessionarsi sui cambiamenti minimi dei punteggi, ma usarli per individuare le aree di miglioramento e monitorare eventuali variazioni significative nel tempo.

Gary consiglia di verificare il nuovo sito in Google Search Console per ottenere dati utili su cosa fare successivamente. Pubblicare contenuti di alta qualità e attendere che vengano indicizzati è la chiave. Risolvere eventuali errori lungo il percorso è essenziale per assicurarsi che il sito sia correttamente indicizzato.

John chiarisce che utilizzare strumenti AI per creare bozze di contenuti non è un problema, purché il contenuto finale sia di alta qualità. L’importante è seguire le linee guida di Google sul contenuto generato dall’AI e assicurarsi che gli editori umanizzino e rivedano i testi per garantire che siano utili e rilevanti per gli utenti.

John sottolinea che avere link affiliati non influisce automaticamente sul ranking del sito. Ciò che conta è che il contenuto sia utile e di valore per gli utenti. Le pagine devono poter stare in piedi da sole, offrendo informazioni pertinenti e di qualità.

Gary consiglia di concentrarsi sulla correzione dei backlink rotti che possono essere utili per gli utenti. Non è necessario correggere tutti i link, specialmente per i siti di grandi dimensioni. È importante valutare quali link potrebbero migliorare l’esperienza dell’utente e dare priorità a quelli.

John suggerisce di seguire le migliori pratiche SEO per JavaScript se si utilizza un framework come NextJS. La maggior parte delle piattaforme funziona bene per la SEO, ma è fondamentale assicurarsi che il sito sia configurato correttamente dal punto di vista SEO prima del lancio. È consigliabile consultare documentazioni e blog post specifici per il framework utilizzato.

Gary afferma che canonicalizzare pagine con contenuto simile, come corsi part-time e full-time, è una strategia valida. Dal punto di vista di Google, l’importante è che il contenuto sia ben organizzato e utile per gli utenti.

John consiglia di valutare se gli utenti tentano ancora di accedere al vecchio sottodominio. Se sì, è meglio impostare un redirect verso le nuove pagine. Se solo i crawler richiedono il vecchio sottodominio, è possibile disattivarlo senza problemi. Rimuovere il record DNS impedirà al server di vedere queste richieste.

Gary suggerisce di ignorare i link tossici, poiché Google è molto bravo a ignorare i link irrilevanti. Se si desidera, è possibile disavoware questi link o segnalare il problema come spam.

John spiega che il calo del traffico dopo una migrazione del sito può essere dovuto a molteplici fattori, tra cui aggiornamenti del core di Google e cambiamenti strutturali nel sito stesso. È fondamentale analizzare i dati di Search Console e confrontare le vecchie pagine con quelle nuove utilizzando strumenti come l’Internet Archive per identificare eventuali differenze significative che potrebbero essere migliorate.

Raccomanda di esaminare le pagine più importanti e le query rilevanti prima e dopo la migrazione. È anche utile controllare le immagini, specialmente per siti e-commerce, e i prodotti inviati a Merchant Center. L’obiettivo è identificare e risolvere eventuali problemi che possono aver contribuito al calo del traffico.

Gary chiarisce che non è necessario che i tag title e H1 corrispondano perfettamente. L’importante è che abbiano senso dal punto di vista dell’utente. L’uso coerente di titoli e tag aiuta a migliorare l’esperienza utente e la comprensione del contenuto da parte dei motori di ricerca.

John rassicura che i contenuti localizzati non sono considerati duplicati e non comportano penalizzazioni. L’importante è fornire contenuti utili e rilevanti per ogni pubblico locale, adattandoli culturalmente e contestualmente.

Gary consiglia di utilizzare Google Search Console per verificare l’indicizzazione, poiché i tool di terze parti possono avere risultati meno affidabili. La Search Console offre dati precisi e affidabili che possono aiutare a monitorare e ottimizzare l’indicizzazione del sito.

John suggerisce di non focalizzarsi esclusivamente sui numeri, ma di analizzare i risultati di ricerca per capire come gli utenti vedono il sito. Considerare l’intero contesto dei risultati di ricerca e il contenuto delle pagine può fornire indicazioni su come migliorare il CTR. Coinvolgere terze parti per ottenere feedback può essere molto utile per identificare aree di miglioramento.

Gary spiega che l’impatto del codice HTML rotto dipende dalla gravità dell’errore. Problemi minori come un paragrafo mancante sono generalmente innocui, mentre errori nel <head> possono avere conseguenze significative. Mantenere un HTML valido aiuta a garantire una migliore esperienza utente e compatibilità con i motori di ricerca.

John chiarisce che elencare varianti di prodotti per Googlebot ma non per gli utenti è considerato cloaking e viola le politiche di web spam di Google. Una soluzione alternativa è utilizzare Merchant Center per inviare le varianti dei prodotti, permettendo loro di apparire nei risultati di ricerca anche se le URL associate non sono indicizzate per la ricerca web.

Gary consiglia di avere pagine dedicate per ogni video, dove il video è il fulcro principale. Questo aiuta a ottimizzare i risultati video nei motori di ricerca e ad utilizzare funzionalità come i Momenti Chiave e il Badge Live. Seguire le linee guida per i video di Google è fondamentale per ottenere una buona visibilità.

John spiega che quando si pubblica contenuto su piattaforme come LinkedIn Pulse, si scambia visibilità per il rischio che queste piattaforme possano apparire nei risultati di ricerca sopra il proprio sito. Questa è una decisione di business che deve essere ponderata in base agli obiettivi di visibilità e consapevolezza del brand.

Queste risposte fornite da Google nelle sessioni di SEO Office Hours offrono preziosi insight per chi lavora nel campo della SEO e del web design. Capire le best practice e le raccomandazioni di Google ci permette di ottimizzare i nostri siti web, migliorare l’esperienza utente e raggiungere risultati migliori nei motori di ricerca. Ricordiamoci sempre di mantenere un approccio centrato sull’utente, di monitorare continuamente le performance e di adattare le nostre strategie alle linee guida aggiornate.